Pomeriggio con l’Autore – Ugo De Angelis “In quella foto c’è Maria”
Aprilia 28/09/2013 ore 17.45 presso la sede del comitato di Quartiere Aprilia nord, Parco Friuli.
ASSINARCH – ASSOCIAZIONE INGEGNERI ARCHITETTI APRILIA
presenta:
Pomeriggio con l’Autore – Ugo De Angelis “In quella foto c’è Maria”
Coordinamento: Michele Magliocchetti – Ugo De Angelis
Presentazione: Enrico Barcella, autore Rai Uno
Dal casuale ritrovamento di una fotografia in un vecchio album e dalla passione per le ricerche storiche sul nostro territorio, nasce “In quella foto c’è Maria”.
Una storia di virtù, crudeltà e pentimento”, il nuovo libro di Ugo De Angelis redatto con meticolosi studi storici e criminologici, ricostruisce con dettagliata crudezza la realtà documentale di un delitto di oltre un secolo fa così anche il contesto sociale e territoriale della Valle dell’Astura di fine 800 .
Il volume edito da Nane Edizioni Napoli sarà presentato sabato 28 settembre, alle 18.00 presso la sede del Comitato di Quartiere Aprilia nord Parco Friuli.
L’Assinarch collaborerà alla presentazione dell’opera prima di Ugo De Angelis, architetto e ora anche saggista, che si è voluto cimentare in questa nuova esperienza, che nasce però sempre dalla sua passione per l’architettura rurale del nostro Territorio, quindi un romanzo, un saggio, ma con un occhio all’architettura e al paesaggio, temi affrontati molto spesso sia dalla Nostra associazione che dall’autore.
In particolare il libro sarà spunto per un convegno-dibattito fra i relatori, che affronterà anche temi di estrema attualità quali il “femminicidio”, per questo saranno invitate oltre alle autorità locali laiche ed ecclesiastiche, anche cultori delle varie materie che potranno aiutarci ad affrontare al meglio i vari argomenti.
IL LIBRO
Questo libro racconta una storia. Una storia di virtù, crudeltà e pentimento, per l’esattezza, che commuove e invita alla riflessione.
L’autore sceglie la strada della narrazione a bassa voce e, con tono pacato, ricostruisce la vita contadina della campagna romana di inizi ‘900: il borgo Le Ferriere di Latina rivive attraverso un resoconto dettagliato e diviene lo scenario spaziale e geografico in cui si collocano azioni e personaggi che circondano ma non adombrano la composta figura della piccola Maria, figlia dei braccianti Goretti, divenuta straordinario esempio di dignità.
Nella ricostruzione dei fatti le testimonianze dei personaggi funzionano come tessere di un puzzle cangiante, specchio delle mille facce in cui si riflettono un territorio, un’epoca e la tragicità di un omicidio.
Le ingiustizie, gli oltraggi, le ferite si ribaltano in una nuova prospettiva, quella del punto di vista discreto di un osservatore che guarda le cose per comprenderne il significato, senza esprimere un giudizio o un’opinione, ma lasciando al lettore il compito di fare ciò che è legittimo: interrogare la storia.
Ma il libro è anche un pretesto per raccontare uno spaccato della società del primo novecento, i grandi latifondisti del nord Italia, che dopo l’Unità avevano preso possesso di queste Terre fino a poco prima proprietà dello Stato della Chiesa, le loro relazioni sociali, lo sviluppo dei Casali di Conca, Campo Morto, e Carano, a presidio di terreni prevalentemente boschivi dove si aprivano estese radure interessate da una importante attività agricola.
Nel volume, troviamo anche alcune inedite immagini fotografiche degli insediamenti rurali e dei protagonisti: i ritratti della Contessa Maria Bruschi Falgari e del marito Attilio Gori Mazzoleni, Menotti Garibaldi al fianco del carro ambulanza della C.R.I. che soccorse la fanciulla, vestigia di carri agricoli dei Gori Mazzoleni, scoperti recentemente all’interno di un vecchio granaio ed infine cartografie e documenti d’archivio, che estendono e rivelano nuove ed interessanti verità, svelano luoghi originali e fatti sconosciuti.
Tutto questo, l’aberrante delitto, la storia raccontata attraverso la voce dei suoi protagonisti, il percorso carcerario dell’assassino e così il contesto socio culturale viene descritto nel libro, con meticoloso e realistico dettaglio, tanto che potrebbe prestarsi anche ad una possibile sceneggiatura, dove la sequenza delle immagini trarrebbe vita dalla lettura del testo le cui fonti sono costituite da vecchi manoscritti e documenti provenienti dall’Archivio segreto vaticano.
Così si è espresso, il Mons.Alejandro Cifres Direttore dell’Archivio Vaticano della Congregazione per la Dottrina della Fede, in occasione della prima presentazione svoltasi lo sorso 11 luglio presso Borgo Montello, davanti al folto pubblico presente : “…la vicenda narrata è certamente una storia di sofferenza, di morte, ma anche di dignità, di coraggio e di speranza. L’autore, come nella metodologia agiografica, ha così costruito il suo libro utilizzando al meglio quel complesso di testimonianze che costituiscono la memoria della vita della Santa, così anche il suo contesto storico, sociale e ambientale”. Particolarmente interessante è stata anche la sua proposta, che la Santa venga proclamata patrona delle donne vittime della violenza.
Programma della presentazione
Saluti Autorità
Sindaco di Aprilia Antonio Terra
Assessore alla Cultura Francesca Barbaliscia
Senatore Claudio Moscardelli
Consigliere Regione Lazio Enrico Forte.
Saluti presidenti associazioni
Gianluca Brilli presidente Assinarch
Relatori:
Ugo De Angelis: architetto e scrittore
Elisabetta Casoni: archtetto e consigliere Ordine degli Architetti P.P. e C. di Latina
Giovanni Papi: Ricercatore di storia locale
Rita Antonelli: PEDAGOGISTA, DELL’Associazione per la promozione della solidarietà onlus “CENTRO FAMIGLIA E VITA” DIOCESI DI ALBANO LAZIALE.
FRATEL DINO DE CAROLIS: Congregazione dei Fratelli dell’Istruzione Cristiana di Ploërmel.
MARIA INES PASCARIELLO:DOCENTE DIPARTIMENTO D INGEGNERIA INIVERSITA’ DI NAPOLI FEDERIO II.
introduzione musicale
dal trio composto dai maestri
Riccardo Toffoli – pianoforte
Gabriele Giombini – violino
Paola Ruffini – pianoforte
Nel corso della serata la compagnia di attori ell’Associazione “RAVENALA” leggerà e interpreterà alcuni brani.
Si ringrazia inoltre per la preziosa collaborazione, Katiuscia Baldassarre.