Il Papa Pio VI espresse il vivo desiderio che i cappuccini della Provincia Romana aprissero un convento in località Tor Tre Ponti per prestare assistenza religiosa ai contadini e pastori residenti nella zona.
I superiori accettarono il pressante invito del Santo Padre.
Si legge in una cronaca dell’epoca : “essendosi il Santo Padre portatosi secondo il solito alle Paludi Pontine, il dì 9 maggio di questo stesso anno (1790) il giorno di Domenica si portò a metter la prima pietra alla Chiesa di Torre Tre Ponti, ricevuto dall’Ill.mo Vicario Generale di Sezze, Terracina e Piperno, e dal M.R.P. Annibale Giorgi di Roma, destinato al S. Padre Presidente per la fabbrica di detta Chiesa e Convento. La funzione riuscì con tutta pompa essendo concorsi da paesi vicini una infinità di popolo, avendo assistito alla sacra Funzione oltre il sufferito Vicario Generale, ed il M.R.P. Annibale, li Canonici di Sezze, Terracina a Piperno… la suddetta Chiesa fu dedicata a San Paolo ” (Ann.mss VI, 211).
Con il p. Annibale andarono sul luogo, per rimanervi, i religiosi fr. Apollinare da Guarcino e fr. Giuseppe da Poirino (Ann. mss 202).
Il p. Annibale contrasse ben presto la malaria e dopo appena tre anni fu trasportato nel convento di Velletri dove morì il 16 febbraio 1793. Come sovraintendente della fabbrica fu sostituito dal p. Crispino Conti da Bergamo (Ann. Mss VI, 239). Ma anche questi, sfinito dalla fatica e aggredito dal male, morì nell’infermeria di Roma il 16 agosto 1797. A prendere il suo posto fu mandato il p. Domenico Colleoni da Bergamo (Ann. mss VI, 317). I frati che erano mandati a Tor Tre Ponti venivano sostituiti ogni sei mesi. Nonostante ciò, il clima malsano mietette parecchie vittime, Sicché nel 1800 il luogo venne abbandonato.