l 18 dicembre del 1932 Littoria diventa il nuovo simbolo del regime fascista, dall’antica concezione di borgo agricolo si passa al nuovo status di città. Benito Mussolini dal balcone del municipio annuncia le tappe dello sviluppo.
Alcuni mesi dopo la posizione di Benito Mussolini è cambiata perché (dopo la grande approvazione suscitata dalla posa della prima pietra di Littoria) vede la possibilità di “cavalcare” l’eco positivo dell’inaugurazione, tanto che il 18 dicembre 1932 si reca a Littoria con uno straordinario impegno propagandistico per celebrare il primo nucleo della nuova città. Dal balcone del municipio, il duce, annunciò le tappe future dello sviluppo della fertile pianura che ha preso il posto delle paludi pontine con la fondazione di altre città (Sabaudia e Pontinia) e la costruzione di centinaia di altri poderi. Dal 18 dicembre del 1932 dunque, la Città nuova diventa il simbolo del fascismo, facendo assumere al regime una nuova identità. Dall’estero arrivano messaggi di ammirazione e di incoraggiamento ad una politica fino a quel momento pacifica e votata alla riconquista di ogni centimetro del proprio territorio. Davanti all’Italia, ma soprattutto di fronte alle potenze internazionali, Littoria incarna lo spirito mussoliniano che anticiperà l’imminente politica colonialistica del duce.