Cori: riflettori accesi sulla Città d’Arte, si gira ‘Amor Sacro’
Mercoledì 23 marzo, alcune delle location più suggestive e di maggior pregio di Cori, faranno da set ad ‘Amor Sacro’, opera prima del regista di Velletri Marco Zarrelli, prodotta da Mescalito Film di Giorgio Beltrame. La Città d’Arte è stata scelta nella convinzione che potrà apportare un significativo contributo alla qualità artistica del progetto.
Le riprese dureranno un giorno, inizieranno intorno alle 07:30 e si concluderanno verso le 18:00. I primi ciack verranno battuti tra il Ponte della Catena, via Ninfina e via del Porticato (Sipportica). La troupe si sposterà poi al Complesso Monumentale di Sant’Oliva, dove si gireranno altre scene all’interno della Chiesa, sulla piazzetta, dentro il Chiostro e il Museo della Città e del Territorio.
L’intero film è ambientato tra gli scorci più belli del panorama pontino, grazie a Latina Film Commission che ultimamente ha invitato a lavorare in provincia numerose produzioni cinematografiche che si avvalgono degli splendidi paesaggi locali, portando in queste zone popolarità e lustro, oltre che opportunità di lavoro per diverse categorie.
‘Amor Sacro’ si preannuncia un lungometraggio di grande valore, destinato prima ai festival e successivamente al grande e piccolo schermo. Ha ricevuto il contributo economico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali come prodotto di interesse culturale nazionale e vede un cast d’eccezione: tra i protagonisti Marina Massironi, Antonio Catania e Antonello Fassari.
Il film racconta la storia di un monaco cistercense che vive in un luogo remoto, lontano dalla quotidianità del mondo moderno, chiuso in una solitudine fatta di abitudini di altri tempi. A causa di un trasferimento si troverà a confrontarsi in prima persona con la comunità cittadina incontrando personaggi molto particolari e realtà a lui molto lontane.
Questi incontri genereranno in lui un forte senso di inadeguatezza, destabilizzando le sue convinzioni, gettandolo in un grande sconforto e portandolo a ridefinire la propria identità. Un affresco della società moderna, con le sue contraddizioni e lo sbando delle coscienze e delle anime che il monaco dovrà affrontare.