I siti naturalistici e culturali: una ricchezza inestimabile per la Basilicata
Venerdì prossimo presso il Salone del Castello Sanseverino nel borgo di Grumento Nova (PZ) a partire dalle 9 di mattina, esperti del settore e figure istituzionali discuteranno dei più contemporanei metodi ed approcci utili ad interpretare le risorse naturalistiche e culturali per trasformarle in ricchezza e benessere per un territorio. Sarà un incontro cosmopolita ed eclettico che vedrà il confronto tra esponenti delle istituzioni regionali, personalità di spicco nazionale ed altre provenienti da alcune Università europee.
La Fondazione Roffredo Caetani parteciperà.
Nel corso della mattinata si susseguiranno negli interventi: Domenico Totaro, presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano; Aldo Berlinguer, assessore all’Ambiente e Territorio della Regione Basilicata; Aurelia Sole, rettrice dell’Università degli Studi della Basilicata; Maurilio Cipparone, esponente della Fondazione Roffredo Caetani; Peter Seccombe, membro dell’Associazione Interpret Europe; Teresa Elena Cinquantaquattro, soprintendente dei Beni Archeologici di Basilicata; Francesca Sogliani, direttrice della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università degli Studi di Basilicata; Claudio Bocci, direttore di Federculture; Andrea Gennai, presidente AIDAP (Associazione Italiana Direttori Aree Protette); Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi. Nel pomeriggio interverranno ai lavori: Massimo Amodio della Fondazione Roffredo Caetani; Dorothea Papathanasiou Zuhrt dell’Università dell’Egeo e di Atene; Mariachiara Monaco, docentedell’Università degli Studi della Basilicata; Eva Sandberg dell’Università di Uppsala e direttore dell’Istituto Nazionale Svedese per l’interpretazione; Stefano Spinetti, presidente AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche); Nino Martino, noto interprete ambientale e culturale. Chiuderanno i lavori: Maria Carmela Giarratano, direttore Generale del MATTM (Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Piero Lacorazza, presidente del Consiglio Regionale di Basilicata. Parteciperanno i presidenti dei Parchi Nazionali dell’Aspromonte, del Gargano, del Pollino e della Sila. Non mancherà il racconto delle best practices regionali come quelle dell’Associazione “Guide Esclusive ed Ufficiali del Parco” rappresentata dal suo presidente, Giovanna Petrone, e della “Fondazione Leonardo Sinisgalli” il cui massimo esponente, il direttore Biagio Russo, racconterà un’esperienza culturale di successo in Basilicata.
L’interpretazione ambientale e culturale sarà al centro della giornata formativa organizzata con lo scopo di analizzarne il significato più profondo ed enuclearne i principi ed i valori ai quali si ispira. Si affronterà un tema cruciale per la regione Basilicata che verrà sviscerato in tutti i suoi aspetti: la capacità di interpretare, ‘sfruttando’ al meglio e in modo sostenibile, la grande ricchezza ambientale e culturale perchè si tratta di una filosofia che deve divenire pratica condivisa non solo dagli organi ufficiali, ma in particolar modo dalle popolazioni e dalle comunità locali.
L’interpretazione ambientale nasce negli Stati Uniti ed oggi sta divenendo il nuovo paradigma a cui già si ispirano molte delle teorie economiche legate alle aree protette. E’ il nuovo approccio che contempla anche un’attività educativa, come si evince dalle parole di Freeman Tilden il quale nel 1957, per il National Park Service degli Stati Uniti, affermava: “L’interpretazione è un’attività educativa che mira a rivelare significati e interrelazioni attraverso l’uso di strumenti originali, attraverso esperienze dirette e per mezzo di sistemi e mezzi di illustrazione e comunicazione, piuttosto che a comunicare semplicemente informazioni sui fatti”.
Suggerita dagli organi degli Unione europea e promossa attraverso strumenti di diffusione da molte associazioni europee come Interpret Europe (European Association for Heritage Interpretation), che porterà la sua esperienza formativa ed informativa in occasione del seminario, è la nuova formula per condurre istituzioni, comunità, operatori del settore a prendere coscienza delle proprie risorse, ad averne rispetto, ad utilizzarle in modo sostenibile, a trasformarle in sviluppo economico ed occupazione. Ma al contempo contiene in sé uno strumento operativo e strategico che è quello di trasferire la bellezza e i valori alla base di ciò che si possiede anche nei visitatori che vogliono fruirne, attraverso i canali di comunicazione più innovativi.
“Il patrimonio culturale e ambientale è una ricchezza tutta italiana e senza uguali al mondo”, afferma il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Domenico Totaro. “Un patrimonio storico e artistico tra i più vasti della Terra e la biodiversità più diversificata d’Europa formano un bene unico e indivisibile: un insieme irriproducibile che continua a generare, in molte aree del paese, flussi turistici ed economici importanti, anche solo per il grande fascino che esercita sull’immaginario di tutti”, continua il presidente.
A perseguire i princìpi della nuova strategia è anche la Fondazione Roffredo Caetani che nel corso del seminario, attraverso la voce di alcuni esponenti come Maurilio Cipparone, tra i più grandi esperti di aree protette in Italia, racconterà i più recenti e già applicati programmi innovativi per valorizzare il patrimonio d’Italia e promuovere l’occupazione attraverso l’interpretazione ambientale.
“Le nostre migliori risorse sono nella natura che ci circonda e nei beni culturali” afferma con convinzione l’assessore all’Ambiente e Territorio della Regione Basilicata, Aldo Berlinguer. Ed aggiunge: “Nel mondo gli investimenti in questi settori sono oggi tra i più redditizi. Non capisco perché si debba continuare ad investire in altri settori trascurando ciò che di meglio ha da offrire la Basilicata”.