“La pietra miliare” di Gaspare Dalla Bona
In questo libro ho raccontato la storia di un uomo e della sua famiglia che vivono una incredibile avventura: la povertà nel periodo tra fine ‘800 e la prima metà del ’900, la disumana vicenda della prima guerra mondiale, “ la Grande Guerra” del ‘15-’18, che li riduce sulla soglia della sopravvivenza, poi la lenta ripresa economica fino alla disastrosa conseguenza della quota novanta, avvenuta nel 1929. In poco tempo tornano più poveri di quando erano poveri.
A questo punto, accade un fatto impensabile: il Governo di quel tempo rilancia l’economia attraverso la bonifica di numerose zone paludose dell’Italia, tra le quali le “paludi dell’Agro Pontino”. Nel 1933, la nostra famiglia partecipa con migliaia di altre del Veneto, del Friuli e dell’Emilia, ad un “esodo biblico”, oltre 30.000 anime, per bisogno e per fame, vengono ad abitare gli oltre 3.000 poderi appena costruiti nelle terre bonificate: << … questa terra un giorno sarà vostra … >>, con questa promessa le paludi si trasformano in terreno fertile, vengono costruite 5 nuove città e 14 borghi. Un’opera imponente, un fatto straordinario per il periodo storico, un punto di svolta per il successo collettivo che ne consegue, una Pietra miliare.
Dopo dieci anni di duro lavoro in cambio di un “pezzo di pane”, nel momento che la promessa diventa realtà, ed i coloni diverranno proprietari dei terreni, attraverso un contratto di riscatto in 20 anni, l’orizzonte è offuscato da un’altro tragico avvenimento: La Seconda Guerra Mondiale.
Di nuovo sofferenza, sacrifici, miseria, paure: ma torna il sereno, la speranza e la forza di continuare unite alla fede, che questo popolo porta con se. Non esiste famiglia in Agro Pontino a cui non sia accaduta almeno una vicenda simile a quelle descritte in questo libro e molti riconosceranno su queste pagine i racconti dei nonni e dei padri.