MAD Lillabox 2014 Tatiana Lapteva solo exhibition
Con il 2014 riparte la rassegna d’arte contemporanea al femminile MAD Lillabox, che promuove giovani artiste anche con la finalità di farle conoscere al pubblico rendendole protagoniste di altre iniziative, così come è stato nel 2013. Infatti, Barbara Nati, che ha aperto la scorsa stagione con il suo progetto di fotografia digitale “Le Nebbie di Avalon” (una personale ricerca permeata di elementi surreali) ha esposto anche a MAD Procoio; le delicate fotografie di Paola Acciarino, ispirate a versi leopardiani, ci hanno inoltre accompagnato nell’edizione 2013 di MAD Donna, cui ha partecipato anche Jamila Campagna, che al Jolly bar ha raccontato l’occupazione della Tacconi Sud attraverso scatti di grande impatto emotivo, enfatizzando il potere sociale dell’arte; le ragazze del Polo Artistico di Latina si sono confrontate sul ruolo della donna nelle più svariate sfaccettature e la loro mostra è stata un’occasione per perpetrare il rapporto tra MAD e la scuola, iniziato a dicembre 2012 con l’allestimento nell’Istituto de “La Costituzione fa scuola” di Pablo Echaurren e proseguito a marzo 2013 con l’esposizione dei ragazzi del Liceo sulla “scala rossa” de La Feltrinelli. La rassegna dello scorso anno è stata chiusa dalla pittura dripping di Paulina Slebodzinska, in cui si viene a creare un equilibrio tra i vuoti e i pieni, con linee curve che racchiudono e creano porzioni di spazio.
Anche questa edizione sarà contrassegnata da una varietà di linguaggi artistici: la pittura e i collage di Tatiana Lapteva, artista moscovita che predilige una concezione “tattile” dell’arte; la fotografia di Angela Maria Antuono, stavolta esplicitamente dedicata al tema del caffè; la fresca ed esotica pittura di Elisa Goethals e l’illustrazione di Valentina Bartolotta, quest’ultima ha partecipato a MAD on Paper nel 2012 e alle collettive MAD Donna e ALT a Palazzo MAD nel 2013.
Ma, al di là della diversità di visioni e contenuti, quello che si vuole sottolineare è la peculiarità dell’espressione artistica e riscattare la donna/artista dall’oblio e dall’emarginazione cui è sempre stata relegata dalla Storia dell’Arte che annovera un numero a dir poco esiguo di artiste incluse nella rosa dei “grandi nomi”, a scapito di molte altre, come se il ruolo della donna sia stato riduttivamente minimizzato soltanto a quello di “musa ispiratrice”.
Il primo appuntamento del 2014 è venerdì 24 gennaio alle ore 19,00 con la mostra di Tatiana Lapteva, la cui poetica è così interpretata da Laura Cianfarani: “Ritagli di giornali assemblati in collage, frammenti di stoffe e di tessuti, supporti di cartone ci raccontano la predilezione di Tatiana per i materiali, la sua concezione dell’arte come qualcosa non solo di visivo ma anche di tattile, la sua volontà di dar forma tangibile alle sensazioni e il suo invito a toccarle per creare un contatto e uno scambio di emozioni, per prenderle in mano, palparle, giocarci. Ma ecco che dalla materia prende vita un mondo sensibile, più evanescente, fatto di profumati gesti quotidiani, di sguardi, di frasi soavemente sussurrate, di anime volatili e paesaggi animati da una brezza di cambiamento, da una folata d’aria fresca che ci sprona a guardare fuori, perché spesso, (e per fortuna), la realtà non è fatta soltanto da quello che leggiamo sui giornali, ma richiede di essere capita, compresa, sentita attraverso occhi vergini e una mente avulsa da sovrastrutture. Questa realtà è espressa da Tatiana con una pennellata vivace, con cromie delicate negli incarnati ma accese nelle vedute naturalistiche e nei dettagli dei volti, bendati perché ancora in attesa del mutamento; con linee curve, fluide, morbide e sinuose come il vento e la vita che attraversano le figure femminili dai costumi antichi, lì a ribadirci l’importanza della memoria, del passato come bagaglio non ingombrante, ma rielaborato e trasfigurato nel presente”.