OLIO DI OLIVA EXTRA VERGINE DI QUALITÀ, A CORI IL CORSO DEL CAPOL PER TUTTI GLI OPERATORI DELLA FILIERA OLIVICOLA DELLA ZONA NORD DELLA PROVINCIA DI LATINA
Corso di aggiornamento per i soci del Capol e tutti gli operatori della zona nord della Provincia di Latina coinvolti nella filiera olivicola (produttori, frantoiani, agronomi, consumatori). L’incontro è stato organizzato dal Centro assaggiatori produzioni olivicole Latina e si terrà a Cori mercoledì 12 novembre, dalle 17:00 alle 19:00, presso il Casale Stoza – Agriturismo Cincinnato. Saranno valutati i profili organolettici degli Oli Nuovi e sarà possibile portare campioni del proprio olio. Contatti: capol.latina@gmail.com – 329.1099593 – 0773.690979.
Una tappa del più ampio progetto di valorizzazione della qualità dei migliori oli extra vergine di oliva pontini, che il Capol porta avanti organizzando periodicamente anche corsi di degustazione ed educazione al gusto di giovani consumatori per agevolare il consumo consapevole dell’olio extra vergine di oliva.
L’appuntamento acquista ancor più valore alla luce del recente riconoscimento ufficiale del Panel di esperti assaggiatori di oli vergini di oliva del Capol da parte del MIPAAF – Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. È il primo in Provincia di Latina, come sottolineato dal presidente del Capol Luigi Centauri, abilitato a svolgere, nel rispetto della normativa comunitaria, valutazioni di assaggio al pari di istituti di ricerca e di altri enti pubblici. Il Panel, coordinato dal capo panel Giulio Scatolini, opererà per il controllo delle caratteristiche organolettiche degli oli vergini di oliva e sarà attivo presso la sala di assaggio della Camera di Commercio di Latina, a norma e certificata dal MIPAAF.
Uno strumento in più per valorizzare questa secolare risorsa del territorio provinciale, dove la coltura dell’olivo è l’attività agricola più diffusa, con più di 11mila olivicoltori che rappresentano oltre il 40% del totale degli imprenditori agricoli. 11mila ettari di olivi e 2milioni e mezzo di piante; una produzione media annua di 300mila quintali di olive (50mila da mensa, 250mila da olio) e 45mila quintali di olio: un patrimonio che ha salvaguardato l’assetto idrogeologico dei rilievi pontini, instaurando un rapporto tra le comunità locali e questo albero che va oltre l’economia per farsi cultura.