Sermoneta celebra i caduti di tutte le guerre: “Non ci può essere Unità d’Italia, dove non c’è amore e solidarietà”
Ieri mattina Sermoneta ha reso omaggio ai caduti di tutte le guerre, nell’ambito della cerimonia legata alla Festa delle Forze Armate e all’Unità Nazionale.
Dopo la messa delle 11, celebrata dal parroco Don Leonardo Pompei alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, il corteo – aperto dalla banda musicale Fabrizio Caroso diretta dal M° Michele Secci – si è diretta al monumento ai caduti dove è stato intonato l’Inno d’Italia e la Canzone del Piave. Presenti Anc, Protezione Civile, Associazioni, Centri Anziani, autorità militari in rappresentanza di Carabinieri, Polizia Locale, Esercito. Dopo la deposizione della corona d’alloro, il Sindaco Damiano nel suo intervento ha ricordato la particolare circostanza che stiamo vivendo: “Gli eventi legati al sisma hanno decisamente dato un’impronta diversa anche ad una celebrazione così radicata nella storia contemporanea. Diversa nello spirito con cui torniamo ad affermare alcuni valori fondanti della nostra storia e della nostra società; diversa nella immediatezza con cui percepiamo oggi una giornata che è sempre stata di festa e che invece appare intrisa dall’angoscia e dalle difficoltà in cui il terremoto ci ha fatti piombare”. Il Sindaco ha espresso sentimenti di vicinanza alle popolazioni terremotate ed ha espresso il suo ringraziamento a quanti stanno collaborando per alleviare le sofferenze di quelle popolazioni: “In questi momenti rafforziamo il nostro senso di comunità. Non ci può essere Unità d’Italia, dove non c’è amore e solidarietà”. Ha infine rivolto il ringraziamento da parte della città di Sermoneta alle Forze dell’Ordine impegnate nel mantenimento della pace in Italia e all’estero.
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